Ascoltare i Trovatori medievali
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Orario da definire
Trovatori e Trovatrici
L'evento/Il corso
Un’aura di leggenda e di perduta eleganza avvolge il nome dei Trovatori, che rappresentano l’antefatto essenziale e insieme segnano l’incipit della poesia lirica occidentale. Pochi passi residui nei manuali, le allusioni dantesche (e su tutte quella relativa a un ineffabile Sordello, trovatore della seconda ondata e periferico perché mantovano), ma non molto altro rimane nella memoria scolastica, se non alcune coordinate cronologiche e geografiche: poeti in provenzale (in 'lingua d’oc'), Trovatori e Trovatrici furono attivi fra il XII e il XIII secolo tra la Provenza (il Mezzogiorno francese), la Catalogna, la Pianura padana; dei circa cinquecento di cui rimane almeno l’eco di un nome, sono poche decine coloro di cui restano frammenti, citazioni e, ancor meno, testi compiuti, canzoni peraltro spogliate della musica originale che le accompagnava. La loro è la memoria di una memoria: i manoscritti che ne serbano traccia sono decisamente posteriori ai poeti (fino al XIV secolo) e a volte al testo tramandato allegano, di mano estranea, una vida e una razo,ossia un sunto biografico dell’autore e una sintesi occasionale del testo. Caso emblematico è quello di Jaufré Rudel, il cui canzoniere annovera appena sei testi. Jaufré è il poeta dell’amore de lonh, l’amore da lontano, e una vida celeberrima riferisce di come si fosse innamorato per sentito dire della contessa di Tripoli.
Durante un corso rapido impareremo a conoscere i maggiori Trovatori e le Trovatrici (Trobairitz), ad ascoltare la loro poesia e la loro musica, che celebra un amore cortese e temi lontani nel tempo, eppure sempre attuali.
Iscrizione
Trovatori e trovatrici
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